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Google ha cambiato le regole del gioco per gli annunci degli hotel, ma cosa significa per gli albergatori?

A partire dal 20 febbraio 2025, Google ha ufficialmente terminato il sistema di bidding basato su commissione per gli annunci degli hotel. In pratica, il modo in cui gli albergatori pagano per le campagne pubblicitarie su Google, che generano prenotazioni, è radicalmente cambiato.

La mossa di Google è fortemente influenzata dall’evoluzione delle normative sulla privacy e dalla progressiva eliminazione dei cookie di terze parti. Con l’aumento delle restrizioni sulla raccolta dei dati e il declino dell’affidabilità delle fonti terze, Google punta a concentrarsi maggiormente sui dati di prima parte. Ciò significa che gli hotel dovranno investire nel raccogliere e gestire i dati direttamente dai propri clienti, rendendo il primo contatto e la relazione diretta ancora più importanti.

Il vecchio modello

Fino a poco tempo fa, gli hotel pagavano Google solo quando un ospite completava una prenotazione tramite un annuncio. Questo modello, detto “commission-based”, presentava alcuni vantaggi chiave:

  • Rischio finanziario ridotto: I costi venivano sostenuti solo al verificarsi di una prenotazione effettiva, facilitando la pianificazione del budget.
  • Spesa pubblicitaria mirata: Pagare in base ai risultati evitava di sprecare budget su clic che non si traducevano in prenotazioni, garantendo un flusso di cassa più prevedibile.

Il nuovo modello

Con l’eliminazione del modello commission-based, gli albergatori dovranno ora pagare in anticipo per ogni clic o impression ricevuta, indipendentemente dal fatto che questi clic si traducano o meno in una prenotazione.

L’investimento pubblicitario viene quindi sostenuto prima che si realizzi un ritorno economico concreto, rendendo ancora più importante un’attenta ottimizzazione delle campagne e l’analisi dei i dati e misurare con precisione le performance delle campagne stesse.

Strategie e consigli per gli albergatori

Per restare competitivi in questo nuovo scenario, ecco alcuni spunti pratici che possono aiutare gli albergatori a ottimizzare la loro strategia di marketing:

  • Conoscere il proprio cliente: Investite in sistemi di gestione dei dati che vi permettano di raccogliere informazioni preziose sui vostri ospiti, come la storia delle prenotazioni, le preferenze e il comportamento di spesa.
  • Personalizzazione dell’offerta: Utilizzando i dati di prima parte, potete creare offerte e promozioni personalizzate che migliorino l’esperienza del cliente e incentivino la fidelizzazione.
  • Ridurre la dipendenza dalle OTA: Con l’eliminazione del modello commission-based, spostare l’attenzione sulle prenotazioni dirette diventa una priorità. Un sito web dotato di un booking engine intuitivo e mobile-friendly può facilitare il processo di prenotazione. Le prenotazioni dirette non solo vi permettono di evitare commissioni elevate, ma vi offrono anche un controllo maggiore sui dati dei clienti, rafforzando il vostro brand e la relazione con gli ospiti.
  • Monitoraggio e analisi: Investite in strumenti di analytics per monitorare le performance delle vostre campagne in tempo reale. L’obiettivo è capire quali strategie funzionano e dove è possibile migliorare. Sperimentate con diversi modelli di bidding, creatività e targeting per individuare la combinazione migliore che generi il maggior numero di conversioni al minor costo.

La transizione dal modello commission-based a quello basato su pagamenti anticipati rappresenta una sfida importante per il settore dell’ospitalità. Tuttavia, questa evoluzione offre anche l’opportunità di ripensare e migliorare le strategie di marketing. Investire in tecnologie per la raccolta e l’analisi dei dati, promuovere le prenotazioni dirette e adottare un approccio incentrato sul cliente sono elementi fondamentali per navigare con successo in questo nuovo contesto.

L’adattamento a questi cambiamenti non solo aiuterà a contenere i costi pubblicitari, ma rafforzerà anche il legame con gli ospiti, trasformando il modo in cui gli hotel interagiscono con il mercato e migliorando la redditività a lungo termine.

Google e le nostre strategie di pricing

Non è però il solo cambiamento apportato da Google nel primo trimestre 2025. Google ora offre ai nostri ospiti un accesso privilegiato alla nostra strategia di pricing.

Dopo che per anni Google ha offerto il monitoraggio delle tariffe aeree, il gigante tecnologico sta ora offrendo il monitoraggio delle tariffe alberghiere lanciato la settimana scorsa.

Con questo nuovo lancio, i viaggiatori possono ora seguire la vostra struttura come se fossero in attesa di un biglietto aereo o un prodotto Amazon in saldo – sempre pronti a cogliere l’attimo giusto per prenotare o cancellare e ri-prenotare.
Tenendo conto che oltre il 68% del traffico web legato al mondo del travel proviene da dispositivi mobili e che per le nuove generazioni controllare le tariffe tramite alert è semplicemente scontato, le dinamiche tariffarie e di revenue delle singole strutture possono diventare un boomerang se mal gestite.
Adottare una strategia di policy e pricing efficace, consapevole e autonoma non rappresenta più soltanto una gestione intelligente atta a massimizzare i ricavi, ma diventa anche una strategia di protezione del brand e di gestione della reputazione.
Siete pronti per questi cambi di paradigma in casa Google, e quindi anche in casa nostra?

Silvia Moggia

Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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Silvia Moggia

Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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