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Se seguite le notizie relative a tecnologia e innovazione avrete seguito anche le ultime big news annunciate da Tim Cook e Sam Altman e avrete notato ci sono parecchie app che Apple ha fatto fuori alla WWDC 2024.

Apple ha annunciato l’integrazione diretta dell’intelligenza artificiale firmata Open AI nei suoi dispositivi, il che implica la disponibilità di tutta una serie di nuove funzionalità, che fino a ieri erano di fatto disponibili tramite app di terze parti a pagamento.

In gergo, si dice che Apple “has sherlocked” svariate start up con un singolo annuncio. Alla fine degli anni ’90, Apple lanciò l’app di ricerca Sherlock per macOS 8, da utilizzare per cercare sul Web e nei file sui sistemi locali. Una società chiamata Karelia Software aveva già un’app di ricerca da 29 dollari chiamata Watson, con funzionalità come plug-in per una migliore ricerca su Internet. Nel 2002, Apple ha rilasciato Sherlock 3 con funzionalità simili a Watson, rendendo ridondante l’app di Karelia. Da allora, le persone negli ambienti tecnologici hanno usato il termine “sherlocking” ogni volta che vogliono fare riferimento a una nuova funzionalità di Apple che fa la stessa cosa di un’app di terze parti esistente.

Ma vediamo quali sono le app fatte fuori da Apple al WWDC 2024

Con il nuovo sistema di gestione delle password autonomo per iOS 18, iPadOS 18, macOS Sequoia, visionOS e Windows, Apple va di fatto a rendere inutili app quali 1Password, LastPass, BitWarden o ancora Proton Pass. La nuova app proprietaria farà infatti essenzialmente la stessa cosa dei gestori di password di terze parti, che potrebbero perdere gli utenti Apple nel giro di pochissime settimane.

Apple ha finalmente introdotto la registrazione e la trascrizione nativa delle chiamate all’interno dell’app Telefono. Anche se app come TapeACall e Turecaller offrono già da tempo la registrazione delle chiamate, per attivarla dovevi chiamare un altro numero. Ciò è dovuto al fatto che Apple non ha consentito alle società terze di accedere al proprio stack di chiamate.

Oltre alla trascrizione delle chiamate, Apple offrirà anche la trascrizione vocale in app come Notes con i prossimi aggiornamenti. Questo andando a erodere gli utenti di app come Otter, AudioPen e Voicenotes.com.

I nuovi aggiornamenti di Apple offriranno inoltre la possibilità di eseguire il mirroring dell’iPhone su Mac, permettendo di controllare il telefono da remoto. Gli utenti potranno ricevere notifiche iPhone sul proprio dispositivo Mac e trascinare e rilasciare facilmente file, foto e video tra dispositivi. Addio Bezel e relativi cavetti…

Nel prossimo macOS Sequoia, si potranno riorganizzare le finestre di lavoro in base alle proprie esigenze o preferenze senza bisogno di app come Magnet, Rectangle.

Un’altra funzionalità imminente è la possibilità di creare nuove emoji utilizzando i suggerimenti e il nuovo motore AI. Puoi digitare suggerimenti come “Un cucciolo come chef” per creare una nuova emoji. E anche in questo caso, addio Newji.

Infine, probabilmente diremo addio a tutte quelle app che ci aiutano a tradurre, correggere bozze e migliorare i testi in base al target e penso a Grammarly o BonPatron. È infatti in arrivo la suite dedicata agli strumenti di scrittura di Apple, alimentata dall’intelligenza artificiale.

Perché questo post? Perché penso che le funzionalità “base” introdotte sui dispositivi Apple saranno più che sufficienti per la maggior parte degli utenti e che potranno facilitare di molto il vostro lavoro e quello del vostro staff , anche se prima non utilizzavate le app di terzi corrispondenti.

Con il mio staff alla reception ne trarremo sicuramente vantaggio eliminando parecchi passaggi (e cavi).

Silvia Moggia

Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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