Skip to main content
Reading Time: 4 min

Negli ultimi anni, il concetto di air taxi elettrici ha catturato l’immaginazione di urbanisti, investitori e appassionati di tecnologia in tutto il mondo e ovviamente la mia, ché a castelli in area sono inarrestabile. Questi veicoli innovativi, basati sulla tecnologia eVTOL (electric Vertical Take-Off and Landing), promettono di rivoluzionare il modo in cui ci spostiamo, riducendo drasticamente i tempi di percorrenza e l’impatto ambientale. Progettati per decollare e atterrare verticalmente, gli air taxi elettrici sono caratterizzati da motori silenziosi, design aerodinamico e un’integrazione sempre più intelligente con le infrastrutture urbane. Aziende all’avanguardia come Joby Aviation e Archer Aviation, insieme a importanti compagnie aeree, stanno investendo miliardi per rendere questa tecnologia una realtà quotidiana, anticipando una nuova era di mobilità sostenibile e veloce.

Joby Aviation e Virgin Atlantic: una nuova collaborazione nel Regno Unito

Joby Aviation, che ha fatto il suo ingresso nel mercato azionario nel 2021 tramite una fusione con una società veicolo, ha annunciato la sua partnership con Virgin Atlantic per lanciare air taxi elettrici nel Regno Unito. Questo nuovo accordo segna il settimo paese in cui la startup ambisce a commercializzare i suoi innovativi veicoli aerei. Secondo un portavoce di Joby, il lancio nel Regno Unito seguirà le operazioni iniziali già programmate negli Emirati Arabi Uniti (UAE) e negli Stati Uniti, sebbene non sia stata fornita una timeline precisa per l’attivazione della collaborazione con Virgin.

Il futuro della mobilità aerea: gli air taxi elettrici

© Joby Aviation

In base all’accordo, Joby diventerà il partner esclusivo per la distribuzione aerea di Virgin nel Regno Unito. La collaborazione si inserisce in un contesto più ampio, dove Joby ha già stretto un accordo esclusivo con Delta, che opera sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito. Tale partenariato prevede servizi premium in cui i clienti possono essere trasportati direttamente dai vertiport – infrastrutture dedicate al decollo, atterraggio e ricarica degli eVTOL – agli aeroporti principali, con particolare riferimento agli hub di Heathrow e dell’aeroporto di Manchester.

Test, certificazioni e piani di lancio globali

Joby Aviation ha in programma di iniziare le attività di market testing a Dubai entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo, in concomitanza con la consegna del suo primo velivolo eVTOL agli Emirati Arabi Uniti. Negli Stati Uniti, la startup aveva previsto il lancio di un servizio commerciale in città come New York o Los Angeles nel 2025, anche se tale scadenza potrebbe subire dei ritardi a causa del processo di certificazione con la Federal Aviation Administration (FAA). Infatti, sebbene a ottobre 2024 Joby avesse annunciato di essere vicina all’ottenimento della certificazione di tipo, che attesta l’approvazione del design del veicolo, ulteriori aggiornamenti in merito non sono stati ancora forniti.

Analogamente, per operare nel Regno Unito, Joby dovrà ottenere le certificazioni richieste dalla Civil Aviation Authority britannica, per le quali l’azienda ha già presentato la domanda nel luglio 2022. La collaborazione con Virgin Atlantic non include investimenti diretti, a differenza dell’accordo con Delta, che ha già versato 60 milioni di dollari e detiene l’opzione di investire ulteriori 200 milioni se i risultati saranno all’altezza delle aspettative.

Gli air taxi nel mondo: un lancio internazionale

L’interesse per gli air taxi elettrici non si limita a un singolo mercato. Oltre agli ambiziosi piani di Joby Aviation, il settore sta vivendo una crescita esponenziale in varie regioni:

Europa: il Regno Unito si prepara ad essere uno dei primi paesi a sperimentare questi veicoli grazie alla partnership con Virgin Atlantic, che faciliterà l’accesso a un network di vertiport strategicamente posizionati.

Anche in Francia il tema degli air taxi elettrici è oggetto di interesse, anche se il dibattito mediatico potrebbe apparire meno acceso rispetto ad altri mercati come quelli del Regno Unito o degli Stati Uniti. Diversi attori, tra cui grandi realtà industriali come Airbus, stanno infatti investendo in soluzioni di mobilità aerea urbana, presentando concept innovativi e partecipando a progetti pilota per l’eVTOL. Inoltre, le autorità e gli enti regolatori stanno valutando come integrare questa tecnologia nel sistema dei trasporti, soprattutto nelle grandi città come Parigi, per ridurre il traffico e l’impatto ambientale.

Stati Uniti: diverse città, tra cui New York e Los Angeles, sono in attesa di vedere l’introduzione di servizi commerciali per air taxi, supportati da accordi con compagnie aeree e investimenti significativi in tecnologia e infrastrutture.

Medio Oriente: Dubai si sta affermando come un hub per l’innovazione nel settore degli eVTOL, con test di mercato che potrebbero aprire la strada a operazioni commerciali in tutta la regione.

Asia e altri mercati emergenti: oltre a Corea del Sud e Giappone, anche l’India e l’Australia sono tra i paesi che hanno mostrato interesse per l’adozione degli air taxi elettrici, in quanto si prevede che possano ridurre il traffico e migliorare la mobilità nelle metropoli in rapida crescita.

Gli air taxi elettrici rappresentano un passo rivoluzionario verso una mobilità più sostenibile ed efficiente. Con collaborazioni strategiche come quella tra Joby Aviation e Virgin Atlantic, e una presenza globale in crescita, il sogno di spostamenti rapidi e senza traffico sta per diventare una realtà tangibile. Mentre le certificazioni e i test di mercato continuano in diverse regioni, il futuro dei trasporti aerei si prospetta estremamente promettente, aprendo nuove opportunità sia per il settore dei trasporti che per lo sviluppo urbano globale.

Silvia Moggia

Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

Leggi gli altri post di Silvia Moggia

 
TwitterLinkedIn

Silvia Moggia

Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.